A questo sito i danni già provocati e quelli che provocherà la legge: http://noturismoumbria.blogspot.com/


UN PO' DI COERENZA!

Legambiente Umbria e ARCI Pesca Terni sostengono che se i canoisti camminano nel fiume o se i gommoni strisciano sul fondo si fa impatto ambientale!

In fondo alla pagina ci sono le foto di pescatori che camminano nel fiume nel No kill di Cerreto gestito da Legambiente (in quello gestito da ARCI Pesca è uguale): chiarito che secondo noi non fanno danni, chiediamo un minimo di coerenza e che cessino gli attacchi strumentali contro di noi.

L'Università di Perugia: nessun danno finora imputabile a rafting e canoa

Nell'incontro in Regione del 24 febbraio 2009, l'Università di Perugia ha ribadito che dopo 14 anni di rafting e oltre 30 di canoa non esiste alcun dato sui possibili danni prodotti dalle imbarcazioni in Valnerina.
Dopo le martellanti campagne degli scorsi anni contro la navigazione fluviale, alla sparuta frangia di pescatori difensori e gestori dei no kill non resta niente in mano.
E allora, chiediamo che cessi ogni demonizzazione contro di noi e la si smetta di dire a sproposito che chi cammina in acqua, pescatore o canoista che sia, crea impatto ambientale, o che lo creano la canoa ed il raft che strisciano sul fondo o la pagaia che smuove l'acqua.

Una interessante sentenza del TAR Umbria (www.giustizia-amministrativa.it, Umbria sent. 18/2009)

Una importante sentenza su cui le Province e la Regione Umbria è opportuno che riflettano bene.
Canoisti e rafters hanno presentato ricorso contro il divieto di navigazione introdotto dalla provincia di Terni per tutelare le trote nel no kill di Ferentillo, sostenendo che è illogico, dal momento che invece ai pescatori è concesso pescare ed entrare in acqua.
Il ricorso è stato respinto dal TAR perchè, testualmente:

a) "...anche se si dovesse concludere .....che è manifestamente illogico concedere libertà di pesca in quel tratto, ciò potrebbe condurre, al più, a rendere più severo il divieto di pesca, ma non già a liberalizzare la pratica della canoa. Peraltro i ricorrenti non sono interessati (e quindi legittimati) a ricorrere per ottenere una restrizione della libertà di pesca."

b)"Peraltro, la delibera impugnata vieta «il transito e l’ingresso in acqua in qualunque modo», sicché la frase successiva che fa salvo l’esercizio della pesca si potrebbe anche interpretare nel senso che la pesca è consentita a condizione che non implichi il transito e l’ingresso in acqua (e cioè a condizione che sia fatta dalle rive).
Non è ora compito di questo Collegio stabilire quale sia l’interpretazione corretta (la questione non fa parte della materia del contendere) ma la possibilità che si giunga ad una soluzione come quella ora prospettata contribuisce a rendere ancor meno evidente la supposta illogicità del provvedimento impugnato."
Insomma, se ai pescatori fosse concesso entrare in acqua, dice il TAR, l'atto della provincia sarebbe illogico; ma in questo procedimento la questione non può essere affrontata.
Però, siccome tutti sanno che l'ingresso in acqua ai pescatori nel no kill è concesso, spetta all'Assessore alla pesca della provincia di Terni rimediare ad un atto illogico ed ingiusto, o annullando il divieto di navigazione o introducendo ulteriori limitazioni alla pesca e vietando l'accesso in acqua ai pescatori.
Tertium non datur: a meno che la politica non abdichi al suo ruolo e lasci alla magistratura la soluzione di un problema creato dalla politica stessa.

Gruppo Canoe Foligno

VISITATORI


Il 17 febbraio u.s. presso l’Assessorato all’Ambiente della Regione Umbria si è tenuta una riunione per la predisposizione del regolamento applicativo della L.R. 15/2008 sulla pesca, presenti rappresentanti di pescatori, università, navigatori fluviali, consumatori, funzionari regionali dei servizi Pesca, Sport e Ambiente.
Il coinvolgimento di questi due ultimi servizi, ha portato qualche positivo segnale di voler trovare una soluzione concordata e soddisfacente per tutti, ma la situazione permane molto complessa a causa delle irragionevoli posizioni di ARCI Pesca e Legambiente che ormai considerano i no kill "roba loro" e vogliono vietarne la navigazione a tutti.
Vorrebbero anche vietare l’attività di rafting nelle gole di Biselli del fiume Corno perchè causerebbe disturbo a trote ed a larve di insetti giacenti sul fondo, ma non avendo alcun elemento concreto si sono appellati al principio di precauzione, suggerito dall'Università in attesa di studi ad hoc. Insomma, dopo anni di accuse al rafting da parte dei gestori del no kill, l'Università ha chiarito che si trattava di aria fritta.
Poichè l’attività di rafting sul Corno si svolge da oltre 14 anni, se ancora nessuno è in possesso di dati sul suo effettivo impatto, quantomeno si può sostenere che di certo non è rilevante.
Infine, pur apprezzando le lodevoli preoccupazioni per la salute delle larve degli insetti e delle trote, che nel Nera sono trote "polli" di allevamento, riteniamo che in qualche considerazione vadano tenuti anche gli umani.
Pertanto, auspichiamo che decisioni che hanno un effetto importante sull’occupazione e sull'economia turistica della valnerina ed in particolare di Norcia vengano prese con il contributo anche dei competenti servizi regionali per il turismo ed il lavoro, finora inspiegabilmente non coinvolti, e che alla prossima riunione sul regolamento della navigazione partecipino pure loro.

Gruppo Canoe Foligno
FIUME NERA PER TUTTI? SI, GRAZIE!

"Il fiume Nera è di tutti!
Da alcuni anni sul fiume Nera per circa 15 kim a Cerreto e a Ferentillo nessuno può più navigare, pescarvi liberamente od entrare in acqua per trovare sollievo dalla calura estiva: questo fiume è ormai diventato proprietà dei gestori che su concessione della provincia vi gestiscono riserve a pagamento per la pesca nella forma del no kill, escludendo i pescatori che praticano altre tecniche. Noi riteniamo che non sia giusto privilegiare una categoria di cittadini a discapito di tutti gli altri; il fiume Nera è di tutti e tutti debbono poter fruire di questo bene comune. Invitiamo pertanto pescatori, canoisti e tutti i cittadini ad unirsi alla nostra iniziativa per la fruizione democratica del Nera. Il Nera a Cerreto e a Ferentillo va restituito ai canoisti, ai pescatori ed ai bambini per farci il bagno.Il divieto di navigazione e di balneazione va abolito!!Nessuna tecnica di pesca vi deve essere discriminata!!"

Il comitato "Fiume Nera per tutti? Si grazie!"
(Canoa Club Norcia, Coordinamento Acquaviva UISP Umbria, FICT, Gruppo Canoe Roma, Gruppo Canoe Foligno)
La L.R. 15/2008 vieta la navigazione in canoa prima del 31 marzo, dato che fino ad allora le aree di riproduzione della trota sarebbero ancora attive; ma la pesca inizierà prima, il 22 febbraio 2009. Delle due l'una: o le trote smettono di riprodursi prima, ed allora è sbagliata la L.R. e si potrà navigare il 22 febbraio; o le trote smettono di riprodursi il 31 marzo, ed allora è quella la data di inizio della pesca.
Non possiamo credere che i decisori pubblici non interverranno per risovere questo pasticcio: a meno che la L.R. non sia stata scientemente rivolta contro i navigatori fluviali. Ma questo non si può fare e pertanto aspettiamo fiduciosi.


giovedì 20 novembre 2008

SALVIAMO IL FIUME CORNO E IL FIUME NERA

Ciao a tutti inserite pure tutti i commenti relativi alla battaglia che si sta facendo in umbria sul fiume Corno e sul Fiume Nera